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Proiezione del film DOVE C’È VITA C’È SPERANZA

13 dicembre 2025

 

 

DA PRATA DI PORDENONE AL BRASILE 

DOVE C’È VITA C’È SPERANZA

PROIEZIONE GRATUITA DEL FILM SULLA FAMIGLIA CERESER

A CINEMAZERO PORDENONE CON EFASCE E REGIONE 

Partita dal Friuli nella seconda metà dell’Ottocento con una valigia piena di speranze e dopo aver dato vita grazie al duro lavoro a una nota realtà vitivinicola in Brasile, la famiglia Cereser “torna” nel territorio pordenonese grazie a un film. 

“Onde há vida, há esperança - Dove c’è vita c’è speranza” del regista brasiliano Rodrigo Rodrigues sarà infatti proiettato venerdì 19 dicembre alle 18 - con ingresso gratuito - al Cinemazero di Pordenone. L’evento - promosso da EFASCE Pordenonesi nel mondo con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - sarà alla presenza dello stesso regista che risponderà alle domande del pubblico. 

Al centro della narrazione la figura di Santo Cereser nato a Prata di Pordenone nel 1838. Dopo un passaggio a Noventa di Piave, partì da Genova nel luglio 1887 destinazione Brasile e nello specifico la città di Jundiaí nella regione di São Paulo.

“Proprio tra Prata di Pordenone e Jundiaí è stato formalizzato nel settembre del 2022 un patto di amicizia - dichiara Angioletto Tubaro presidente di EFASCE Pordenonesi nel Mondo - da cui sono nate diverse iniziative a cui come EFASCE abbiamo partecipato, compresa la prima italiana del film lo scorso ottobre al teatro Pileo di Prata. Ora vogliamo presentare questa opera, che ben racconta la storia dell’immigrazione italiana in generale e friulana in particolare in Brasile, al pubblico di Pordenone. Vicende storiche all’insegna del coraggio, del sacrificio e della speranza da parte di uomini e donne che cercavano una nuova vita senza però dimenticare la propria terra d’origine. Grazie alla Regione per il sostegno al progetto, a Cinemazero per l’accoglienza, al regista Rodrigo Rodrigues per la sua presenza e al nostro socio Gianni Cereser.  

Dopo un viaggio lungo e difficile, Santo Cereser arrivò nella regione di São Paulo, lavorando nelle fazendas, piantando viti, affrontando solitudine e nostalgia. Dopo qualche anno portò con sé la moglie Maria Piacentini e i sette figli (Carolina, Luigia, Giulia, Humberto Massimiliano, Antônio, Emma e Sofia).

Stabilitosi a Jundiaí, acquistò un terreno (il Sítio Três Marias, nel quartiere Caxambu), impostando un vigneto. Esportando uve, costruì la sua attività imprenditoriale: dalle uve per altri produttori al vino proprio, fino, in tempi più recenti, al sidro, agli spumanti, alle bevande più moderne.

Il film chiude con uno sguardo verso il presente: la famiglia Cereser ormai radicata in Brasile, con una grande azienda (CRS Brands / Cereser), che porta avanti non solo un’attività economica di successo, ma anche un’eredità culturale, migratoria e simbolica fra Italia e Brasile. Nelle generazioni più recenti gli eredi continuano a gestire la CRS Brands / Cereser, sia sul piano imprenditoriale che su quello della responsabilità sociale e della rappresentanza industriale locale. Ad esempio, un discendente, Humberto Cereser, è dirigente municipale per lo sviluppo economico, scienza e tecnologia a Jundiaí.